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Un’attività elitaria

Un'attività elitaria

In fondo, se ci pensate, scrivere un testo è un po’ come tessere una tela fatta di parole da scegliere attentamente e combinare con cura.

Insomma, praticare l’antica arte della tessitura non è certo cosa da poco. E, purtroppo, non è per tutti. Partire da un’idea e predisporre scrupolosamente i fili longitudinali attraverso i quali passerà la trama – ordire, appunto – richiede attenzione, capacità di calcolo, creatività e cura del dettaglio. Per questo, in antichità tessere era una prerogativa delle classi dominanti, al femminile e non solo.

Regine, matrone e donne dell’alta società, ma anche sovrani, principi e capotribù, erano i soli ad avere la preparazione culturale necessaria per maneggiare il filo realizzato con fatica da servi, ancelle e filatori di ogni estrazione sociale. Lo conferma anche Omero, sia nell’Iliade sia nell’Odissea: Ettore esorta sua moglie Andromaca a non curarsi della guerra e a tornare al suo telaio, mentre Penelope, moglie di Ulisse…

beh, devo davvero raccontarvi la storia della tela di Penelope?