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Le origini della tessitura

Le origini della tessitura

Come potrete immaginare, l’esigenza di proteggersi dal freddo costituisce da sempre un valido motivo per guardare con interesse alla produzione di indumenti. Che sia per tessere abiti o per realizzare cesti e stuoie, altrettanto indispensabili per la vita di tutti i giorni, nel corso della Preistoria l’uomo inizia a prendere sempre più confidenza con l’intreccio di fibre e trefoli.

Nel Paleolitico iniziano a diffondersi i frutti dei primi esperimenti tessili, che troveranno poi un’applicazione più ragionata e consapevole nel Mesolitico. Risale al 5000 a.C., e dunque al Neolitico, la prima prova certa di tessitura, legata alla stanzialità delle popolazioni e alle esigenze di vivere il territorio in maniera stabile. In Egitto e Iraq prima, in Sudamerica ed Europa poi, è possibile rintracciare prove della produzione di cesti e stuoie, realizzati principalmente in lino, canna, palma ed erba.

Cesto risalente al 3400 a.C. circa, rinvenuto nella “cueva de los Murciélagos”, ad Albuñol, in Andalusia (Spagna), conservato al Museo Arqueológico Nacional de España.
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Foto di Jerónimo Roure Pérez/Dorieo, CC BY-SA 4.0)

Vi do alcune indicazioni geografiche: Giarmo, in Iraq, come anche i siti egizi di El-Fayyum e Badari e la tomba di Tutankhamon, in cui furono rinvenute centinaia di ceste di grandi dimensioni realizzate a partire da steli di dattero.

Dinamiche simili sono rintracciabili nella valle dell’Indo e in Cina, così come nella valle Chicama in Perù e, per finire, in Grecia, Spagna, Svizzera, Balcani e isole britanniche.