Skip to content Skip to footer

L’invenzione del telaio: ordito e trama

L'invenzione del telaio: ordito e trama

Devo darvi una brutta notizia: nessun telaio preistorico è giunto fino ai vostri giorni. Neppure i telai che usavo ai miei tempi, a dirla tutta: materiali troppo deperibili per pensare di vincere il tempo.

Eppure, è evidente che per realizzare i manufatti di cui sopra, gli antichi devono essersi serviti di una pur rudimentale struttura fatta di rami o pali di legno, con un terzo asse in alto, il subbio, da cui partivano i fili dell’ordito.

Semplice, ma estremamente efficace, e perdipiù con gli stessi principi dei telai moderni. Da una parte l’ordito (in latino stamen), dall’altra la trama (subtemen): due serie di fili che, una volta alternati con rapporto 1:1 e intrecciati tra loro, danno vita a un tessuto.

Un plaid realizzato con cotone in ordito e lana in trama.
In alto a sinistra, alcuni pigmenti.

In particolare, l’ordito – dal latino ordo, serie – è l’insieme dei fili longitudinali, attraverso i quali, con navetta e spola, il tessitore farà passare una seconda serie perpendicolare, la trama.

Anche in questo caso, il termine italiano ha una derivazione latina: trans, oltre, e mĕāre, passare, il cui intreccio con l’ordito dà vita al textum, il tessuto.