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Il progetto

Il progetto Techne, acronimo di ‘Ancient TECHnologies and workshops NEtwork’, nasce con l’obiettivo di creare una rete di musei d’impresa, pensati come luoghi di interazione culturale, trasmissione delle conoscenze e formazione, nei quali i saperi della tradizione manifatturiera antica, che nella società globalizzata rischiano di andare perduti, vengono recuperati, disseminati attraverso percorsi di realtà immersiva destinati a un pubblico variegato e trasmessi alla produzione moderna attraverso corsi di formazione professionale.

Il progetto intende da un lato ricostruire le origini del lavoro artigianale, indagarne l’evoluzione storica, il contesto culturale e ambientale, gli aspetti tecnici delle attività manuali nel mondo antico, dall’altro potenziare l’eccellenza dell’artigianato marchigiano quale contributo al rilancio attuale del territorio recentemente ferito dal sisma, anche sfruttando le più innovative tecnologie di Extended Reality (XRT). Nel Network di musei d’impresa dedicati all’artigianato, passato e presente si incontrano, spazi fisici e digitali si connettono, alla contemporaneità vengono comunicati i valori di un sapere artigianale antico ma ancora vivo.

Si parte dalla tessitura, una delle manifatture più antiche e conservative nei processi di lavorazione delle materie prime e di produzione delle merci. Muovendo dalla raccolta e dallo studio di fonti antiche molto diverse fra loro, non solo per l’ampiezza dello spettro cronologico e geografico, ma anche per la varietà dell’approccio metodologico, per la prima volta un Network costituito da Atenei italiani e gruppi di ricerca internazionali di diversi ambiti disciplinari (Orientalisti, Archeologi, Storici greci e romani, Giuristi, Filologi, Epigrafisti) ha affrontato questioni comuni da punti di vista profondamente diversi, in un dialogo consapevole e proficuo.
La miscellanea Intrecci. Studi sul tessile e la tessitura nel Mediterraneo antico, a cura di Simona Antolini e Jessica Piccinini, Macerata 2024 (Open Access in https://eum.unimc.it/it/catalogo/893-intrecci) ne costituisce un primo risultato, una sintesi dello stato dell’arte e un punto di partenza per l’approfondimento di alcuni specifici campi di indagine spesso trascurati.

Con i Musei della Tessitura di Macerata e di Appignano, realtà museali e imprenditoriali locali, è stato impostato un modello di lavoro fondato sulla pratica della Citizen Science, attraverso percorsi di archeologia sperimentale rivolti sia alla comunità accademica e studentesca, sia alla cittadinanza tutta.

Grazie al contributo dell’Università Politecnica delle Marche è nato un percorso museale attraverso il quale è possibile conoscere più da vicino le tipologie di manifattura e le diverse fasi di produzione del filato e del tessuto nel mondo greco-romano, con particolare attenzione ai diversi tipi di telaio antico e agli strumenti tessili giunti fino ai nostri giorni. In linea con i principi di inclusione, di accessibilità ed usabilità, abbinando al meglio risorse testuali e audiovisive con un appropriato ricorso a videointerviste e podcast, è stato predisposto un vero e proprio viaggio nell’artigianato locale tra passato e presente, in grado di fornire una ricostruzione virtuale della filiera produttiva della manifattura tessile e un puntuale approfondimento delle caratteristiche dei diversi telai in uso nell’antichità. Il virtual tour è completamente accessibile attraverso una postazione fissa presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, che sfrutta le tecnologie di Extended Reality (XRT), e parzialmente visitabile sul sito web. 

Credits

Storytelling: Federico Ameli

Grafica: Gianluca Rocchetti

Voci narranti: Giulia Sinopoli e Giovanni Maria Chelli

Videomaker: Andrea Petinari